martedì 22 dicembre 2015


UDINE - Il giorno Martedì 29 Dicembre, dalle 17:00, sotto la galera di Via Spalato, si svolgerà un presidio anti-carcerario e in solidarietà ai detenuti, tra i quali si ricordano, per gli ultimi fatti accaduti, quelli musulmani, oppressi e controllati sempre più. Solidarietà ai detenuti in lotta nelle carceri di Venezia e di Vicenza! Solidarietà ai compagni colpiti da una ventina di fogli di via da Venezia per la lotta contro quelle mura infami!


PRESIDIO SOTTO IL CARCERE DI CREMONA IN SOLIDARIETA’ CON I RECLUSI E CONTRO OGNI FORMA DI DETENZIONE

Il carcere è un luogo di repressione, isolamento e tortura. Chi lo conosce ne subisce il suo totalitario obiettivo: devastare le vite e rinchiudere le esistenze. Per chi ama il sogno di vivere in libertà, la distruzione di qualunque gabbia dovrebbe essere una possibilità. C’è chi sfida l’ordine sociale con desideri sovversivi, c’è chi lo fa per bisogni materiali; molto spesso queste due tensioni portano il quotidiano in una continua opposizione a questa società. Disertare l’ordine, diffondere sacrilegio e tentare di rovesciare questo mondo sono modi rischiosi che, delle volte, incontrano il carcere nei propri percorsi attraverso la repressione. Il ricatto della legge e i mille tentacoli dell’autorità, spinti dalla morale del denaro, indicano cosa non si dovrebbe fare. Far saltare questo ricatto vuole dire tentare di vivere una vita realmente vissuta, ricercando la libertà. Se la ribellione è l’unica dignità dello schiavo, vogliamo portare solidarietà ai reclusi che si rivoltano contro le proprie condizioni di oppressione, con un pensiero particolare alle nostre compagne e ai nostri compagni in galera, agli arresti domiciliari o con obbligo di dimora, ma anche contro le mille forme della repressione che si concretizzano in foglio di via e richieste di sorveglianza speciale per spezzare legami di complicità con chi vuole farla finita con questo mondo. Ci troviamo Giovedì 24 Dicembre alle ore 17 sotto il carcere di Cremona, in Via Palosca 2

Anarchiche e anarchici

giovedì 3 dicembre 2015

Seduto, isolato, con "amici" di cui non ho certezza. Automaticamente escluso dal "flusso" sociale. I tentativi
di essere accettati sono inutili e ti azzoppano. Non abilitato socialmente, rifiuto di giocare al gioco.
Conversazioni finte, sento distanza e vaghezza. I tentativi di interazione falliscono senza speranza.
L'accoglienza svanisce, non c'è una visuale su un terreno comune.
Continuamente fuori posto: rinuncio senza litigare.

ANTISOCIALE.
NON NE FARO' MAI PARTE.
ESSERE SEMPRE, A PRESCINDERE DA TUTTO.

Sbirciano continuamente all'esterno per adattarsi.
Anti-accettazione: essere diversi è un "peccato"...
Socialmente con le spalle al muro, bloccato, senza scelta.
Manipolato dalla pressione della gente, non hai voce.

ANTISOCIALE