martedì 27 maggio 2014

25 Maggio, Ceriano Laghetto
Scritta solidale con Chiara, Nico, Mattia
e Claudio lasciata nella notte su una strada
inclusa nel percorso del "Giro d'Italia".
Il movimento di liberazione animale ha affrontato negli ultimi anni numerose sfide e difficoltà, e in larga parte è fortemente cambiato rispetto al passato. Dall’essere un movimento radicale, di base, che si opponeva apertamente a grandi associazioni e media istituzionali, è lentamente divenuto sempre più simile a ciò che una volta criticava. Una parte del movimento ha iniziato a considerare in modo prioritario l’opinione pubblica, modificando i propri contenuti al fine di adattarsi allo standard dei media, lavorando abitualmente con giornalisti e lobbisti, concentrando la propria attenzione nell’apparire “professionali” piuttosto che sulle cose che realmente intendiamo comunicare, su ciò che davvero ci interessa realizzare. Sviluppi ed evoluzioni nel proprio modo di agire sono parte di ogni lotta, ciò nonostante non possiamo accettare il fatto che, se la priorità diviene ottenere il consenso del pubblico a tutti i costi, aspetti fondamentali come la solidarietà per i/le prigionieri/e ed il sostegno per l’azione diretta inizino ad essere largamente ignorati. Non riteniamo sia possibile accettare il fatto che questo movimento stia tendendo negli ultimi anni a voler negare le proprie origini e radici. Dalla lotta per la liberazione totale, si è passati ad una strategia tesa all’ottenimento di nuove norme e leggi che, si presume, dovrebbero migliorare la condizione degli animali nella società odierna. Queste leggi vengono inevitabilmente richieste allo stesso Stato che ci opprime e controlla ogni giorno. Quello stesso Stato che si prende la libertà delle nostre compagne e compagni rinchiudendoli/e per anni, portando loro via tutto. Riflettere su questo recente sviluppo del movimento necessiterebbe un lavoro a parte, e non intendiamo qui approfondire oltre questo argomento. Si è ritenuto però necessario menzionare questo aspetto per meglio comprendere perché questo lavoro è stato fatto:a seguito di questo cambiamento di strategia nel movimento, il supporto per i /le prigionieri/e ha iniziato lentamente a divenire un aspetto di secondo piano. Da questa considerazione abbiamo iniziato a lavorare al progetto "Shac ha fatto storia - Shac made history”. La campagna SHAC è stata senza dubbio, con la sua lunga storia, la campagna per la liberazione animale che ha maggiormente subito l’attacco delle forze repressive. Ognuno/a di noi è stato/a ad un certo punto attivo/a in questa campagna. Ma nonostante i moltissimi individui impegnati nella lotta per la chiusura di Huntingdon in tutto il mondo, la repressione ha colpito solo alcuni/e. Queste persone, che hanno pagato e stanno pagando la forza e la determinazione di questa campagna, necessitano tutto il nostro possibile supporto e sostegno. Gli individui che hanno perso anni della loro vita a causa di questo sistema oppressivo, e che le autorità stanno cercando di isolare dal movimento in ogni modo possibile con severe condizioni di libertà vigilata e dure restrizioni nella loro vita privata ed attività politica, non devono essere lasciati/e soli/e, a prescindere da quello che la "pubblica opinione" possa pensare o meno. É responsabilità del movimento aiutarli/e a resistere, a tenere la testa ed il morale alto.

 shacmadehistory.noblogs.org 

CONTRIBUTO AUDIO

domenica 25 maggio 2014

22 MAGGIO - Apre il processo che vede imputati Claudio, Niccolò, Chiara e Mattia per l’attacco al cantiere del TAV di Chiomonte. Fuori dall’aula bunker delle Vallette un grosso e rumoroso presidio a sostenerli nonostante i nuvoloni che promettono pioggia, pioggia arriva davvero, scrosciante, a metà mattinata. La celere schierata fa filtro, e lascia entrare nell’aula solo una trentina di persone alla volta, così il tempo passa a fare i turni per salutare i quattro, in piedi sulle sedie del pubblico. A fine mattinata i contabili della Questura registreranno circa duecentocinquanta ingressi:chi sceso dalla Valsusa, chi arrivato da altre città, chi dall’estero. L’udienza è dedicata alle costituzioni delle parti civili e a contestazioni tecniche e di forma. A fine udienza, alcuni fra il "pubblico" restituiscono ai PM Rinaudo e Padalino, con un lancio parabolico, i residui delle microspie ritrovate recentemente dentro ai locali dell’Asilo occupato di Via Alessandria a Torino. Proprio come nel caso delle telecamere di qualche mese fa, il lavoro degli agenti speciali in forza alla Procura è stato fatto in maniera sommaria e i marchingegni sono stati distrutti.

martedì 13 maggio 2014

SALONICCO (GRECIA), 27/03/2014
TUTTI I VALORI DELLA DEMOCRAZIA SONO LE CARCERI DI MASSIMA SICUREZZA

mercoledì 7 maggio 2014

 TORINO, NUOVA OCCUPAZIONE:RABEL - Sabato 3 Maggio nasce Rabèl. Nel cuore della città, ai piedi della Mole, uno spazio dove fare e diffondere controinformazione. Un posto aperto a tutte le individualità antiautoritarie dove creare socialità libera, scambiarsi idee, confrontarsi e dare voce alle diverse lotte che ogni giorno si susseguono in tutto il mondo. Costruiremo, insieme a chiunque voglia partecipare:una libreria, una postazione internet libera, un punto di raccolta libri per i detenuti, spazi per dibattiti e un bar. Potete visitare il posto o partecipare ai lavori di ristrutturazione quando volete.

Via G. Ferrari (angolo Via Riberi)
Dietro la Mole Antonelliana

domenica 4 maggio 2014

3 Maggio, Cremona - Quando il ministro delle infrastrutture Lupi si presenta in piazza per sostenere il sindaco
di centrodestra Perri, alcuni NO TAV si avvicinano al palco con volantini, megafono e lo striscione
“Terrorista è chi sostiene il TAV. Chiara Mattia Nicco e Claudio Liberi”.