giovedì 26 dicembre 2013

ANTIPSICHIATRIA
(PARTE SETTIMA)

"La psichiatria raccoglie in sé alcune funzioni di controllo sociale che hanno poco a che vedere con la cura della sofferenza o la risoluzione dei problemi generati da malessere esistenziale e conflitto nelle relazioni. L’intervento della psichiatria è un intervento totalitario e giustifica la sua natura autoritario-paternalistica con pretesti scientifici che provocano danni spesso irreparabili. La vera natura della psichiatria presenta aspetti polizieschi di controllo di matrice inquisitorio-moralistico-religiosa, volta a mettere fuori uso le persone scomode, a incarcerare, omologare, spaventare, asservire, mercificare. Lo psicofarmaco è lo strumento principe con cui vengono operati l’occultamento e la contenzione dei conflitti attraverso il depotenziamento delle facoltà fisiche e mentali dell’individuo con la lobotomia chimica obbligatoria e altri tipi di alterazioni psicofisiche profondamente distruttive ma apparentemente innocue. Lo psicofarmaco e la macchina psichiatrica sono anche un grande business sia per le industrie farmaceutiche sia per il mercato del lavoro. Tentare di risolvere i conflitti con le droghe non ha alcun senso; i risultati devastanti sono facili da riconoscere e sono sotto gli occhi di tutti" (Paola Minelli)

venerdì 13 dicembre 2013




STASERA, "HC AGAINST PSYCHIATRY"
DALLE 20:"APERICENA", PRESENTAZIONE DEL COLLETTIVO ANTIPSICHIATRICO
E BANCHETTI CONTRO-INFORMATIVI. A SEGUIRE, CONCERTO CON:
OSS!, LUDD RISING, xNEMESISx, FEED ME MORE

CIRCOLO DEI MALFATTORI
(RIPA DI PORTA TICINESE N. 83, MILANO)

IL RICAVATO DELL'INIZIATIVA SARA' BENEFIT
PER IL COLLETTIVO ANTIPSICHIATRICO "RAPA VIOLA"
LE SCARPE DEI SUICIDI
(SOLE, SILVANO, BALENO E GLI ALTRI)

Scorrendo in basso nella colonna a destra è possibile leggere e/o scaricare il libro autoprodotto di Tobia Imperato (2003) in cui viene descritta dettagliatamente la montatura (e gli avvenimenti legati ad essa) che nel 1998 suicidò "Sole" e "Baleno", incarcerò Silvano e portò ad un susseguirsi di attacchi repressivi da parte dello Stato e i suoi scagnozzi ai danni di squatters e case occupate, centri sociali e realtà ed individualità anarchiche in generale (a Torino e altrove), cosi come all'ovvia, scontata quanto infame opera mediatica di denigrazione nei confronti di chi si ribella. A Silvano, alla sua passione per la libertà e agli anni che gli hanno rubato. A Sole e Baleno, alla loro passione per la libertà, a quella non vissuta nei loro cuori violentemente divisi ed alle loro preziose vite strappate via. A chi durante quel periodo ha subito la violenza della repressione e a chi, combattendo, continua a subirla. Agli squatters di Torino ed ovunque e a chi "dal basso" difende la terra della Val Susa. Per la lotta al potere, l'amore, la verità e agli anarchici tutti.
A. (2012/2013)

Video:documentario autoprodotto (1999) con intervista a Silvano (dal minuto 08:45)
Foto:manifestazione dopo il suicidio di Baleno (Torino, 4 Aprile 1998)

DAL RETRO-COPERTINA - Il 5 Marzo 1998 a Torino sono stati arrestati tre anarchici che abitavano la Casa di Collegno. Lo squat viene chiuso dalle autorità. Contemporaneamente vengono attaccate altre due case occupate:l’Asilo è sgomberato mentre all’Alcova l’operazione non riesce. Edoardo Massari (Baleno) Maria Soledad Rosas (Sole) e Silvano Pelissero sono accusati dal PM Maurizio Laudi di essere gli autori di alcuni attentati, avvenuti in Val Susa, contro i primi cantieri del Treno ad Alta Velocità. I tre arrestati si dichiarano estranei alle accuse avanzate nei loro confronti. Immediatamente nasce un vasto movimento di protesta contro la montatura di giudici Ros e Digos, che si estende anche in altre città. Decine e decine di persone vengono intimidite, pestate, inquisite, denunciate, processate e condannate. Televisioni e giornali, di destra e di sinistra, - in servile ossequio al potere - scatenano una canea mediatica volta alla criminalizzazione dei posti occupati torinesi e degli occupanti. Gli squatter diventano il nuovo mostro da debellare. Il 28 dello stesso mese Edoardo Massari muore impiccato nel carcere delle Vallette. L’11 Luglio successivo muore nell’identico modo anche Soledad Rosas, lei pure in stato di detenzione. Nel gennaio 1999 Silvano, unico sopravvissuto all’inchiesta di Laudi, è condannato a 6 anni e 10 mesi dal giudice Franco Giordana. Verrà liberato solo nel Marzo 2002 dopo quattro anni di detenzione, in seguito alla sentenza della corte di cassazione che riconoscerà l’inconsistenza delle prove relative all’associazione eversiva (art. 270 bis). Ora che gli abitanti della Val Susa sono “avvisati”, decolla il progetto del treno veloce. A contrastare i programmi ultramiliardari e altamente nocivi del potere, sono solo i pazzi ed i sovversivi. E finiscono male. Seppelliti i morti, gli Assassini - premiati dallo Stato - vorrebbero dimenticare… "BREVE" APPROFONDIMENTO DEI FATTI Silvano Pelissero, Edoardo Massari (Baleno) e l’argentina Maria Soledad Rosas (Sole) sono tre anarchici che nella seconda metà degli "anni 90" vengono accusati ingiustamente di "ecoterrorismo". La drammatica vicenda, una vera e propria montatura giudiziaria, si concluse con il suicidio di Sole e Baleno e la condanna di Pellissero, ma non per associazione terroristica. Il tutto  si innesca nella lunga storia, quella della costruzione della linea del TAV, adibita ai treni ad alta velocità che dovrebbero attraversare la Val Susa con conseguenze a dir poco drammatiche, non solo dal punto di vista ecologico...Fra l’Agosto del 1996 ed il Gennaio del 1998 in Val Susa si verificarono numerosi atti di sabotaggio diretti contro centraline elettriche, trivelle, impianti della Sitaf, della Telecom, Omnitel e un ripetitore Mediaset, rivendicati dai fantomatici “Lupi Grigi". Questi attentati non hanno mai provocato danni ingenti; unica eccezione il furto di alcune attrezzature dal Municipio di Caprie, seguito da un incendio. L’attentato di Caprie (uno degli 11 comuni che fin dall’inizio si sono opposti all’alta velocità) è l’unico che appare immediatamente non avere nulla a che fare con i sabotaggi avvenuti fino a quel momento, in quanto l’obiettivo non ha nessuna affinità con i precedenti. I PM/boia Maurizio Laudi (morto il 23 Settembre 2009) e Marcello Tatangelo si concentrano proprio su quest' "attentato", cercando di addossare la responsabilità ai tre anarchici e costruendo un vero e proprio castello accusatorio, fortemente sostenuto dai media di regime. Il 5 Marzo 1998 Silvano Pelissero, Edoardo Massari e l’argentina Maria Soledad Rosas, che convivevano nell’ex-obitorio del manicomio di Collegno di Torino occupato dal Giugno 1996, vengono arrestati. La sera dello stesso giorno, poliziotti e carabinieri procedono allo sgombero dell’Asilo Occupato di Via Alessandria e l’Alcova di corso S. Maurizio (entrambi di Torino), distruggono ogni cosa, rompono vetri, impianti igienici e tutto ciò che gli capita sotto mano (l’Asilo viene rioccupato in serata). I tre squatters vengono posti in isolamento senza che alcuno gli comunichi la gravità delle accuse che pende sul loro capo:associazione sovversiva con finalità di terrorismo (secondo l’art.270 bis del codice di procedura penale). Il 7 Marzo il giudice per le indagini preliminari Fabrizia Pironti conferma l’arresto con l’accusa di associazione sovversiva con finalità di terrorismo. Fin dall’inizio le indagini partono dall’assunto che i colpevoli sono i tre anarchici ed è quindi necessario solo trovare le prove a loro carico. Nonostante lo smodato uso di intercettazioni ambientali, delle telecamere e delle frequenti perquisizioni, nessuna prova schiacciante viene però effettivamente trovata a carico dei tre. Nonostante il niente in mano ai PM il procedimento continua ad andare avanti, soprattutto "grazie" al sostegno mediatico. Proprio l’opera dei giornalisti si rivelerà decisiva nello screditamento degli anarchici vicini ai tre giovani, alimentando paure e costruendo un processo mediatico in cui la condanna è già scritta. I media enfatizzano il ritrovamento di "prove" inesistenti (diciannove fantomatiche molotov già confezionate e una "micidiale" pipe-bomb, un tubo di ferro pieno di esplosivo!) che mai verranno presentate al processo e di cui nessuno parlerà più...Sin dal 7 Marzo 1998 i quotidiani torinesi escono con titoli altisonanti:"Blitz contro gli eco-terroristi", "I Lupi grigi presi nei centri sociali – Lunga indagine con un infiltrato, sequestrate bombe e micce", "Squatters anarchici con la passione delle armi" (La Stampa), "Fermati tre sovversivi – Una pista sugli attentati anti-Tav in Val Susa" (La Repubblica). Subito dopo l’arresto di Sole, Baleno e Silvano, un presidio di protesta contro gli arresti e gli sgomberi, davanti al municipio di Torino, è brutalmente caricato dalla polizia. Nel corso degli scontri, volutamente cercati dalle forze dell’ordine, alcune vetrine cadono in frantumi. E’ questo il pretesto che scatena definitivamente i mass-media nella loro opera di demonizzazione degli squatters torinesi (gli italiani imparano proprio in questo periodo a conoscere la parola squatters). Gli anarchici, e gli squatters nello specifico, vengono proposti dai giornalisti (e dal loro codazzo di politicanti, psicologi, sociologi e pseudo studiosi vari) all’immaginario collettivo come teppisti, violenti, disadattati, ecoterroristi, schegge impazzite in balia del disagio giovanile ed altre amenità simili...Il 26 Marzo il tribunale respinge ogni istanza di liberazione "in quanto esistono forti contiguità fra i tre indagati e gli autori degli attentati" ed "è elevatissimo il rischio di reiterazione di reati di natura analoga"...Sabato 28 Marzo, all’alba, secondo la versione ufficiale Edoardo Massari viene trovato agonizzante, impiccato con le lenzuola alla sua branda del carcere torinese delle Vallette (le testimonianze degli abitanti delle case popolari antistanti il carcere rivelano che sin da verso la mezzanotte si sentivano arrivare ambulanze e volanti a sirene spiegate). Dopo il suicidio-assassinio di Stato di Baleno, la morbosità mass-mediatica esplode in tutto il suo squallore:molti giornalisti decidono di non rispettare il desiderio della famiglia Massari di poter seppellire in pace il proprio congiunto in presenza solo dei parenti e degli amici, scatenando la comprensibile ira degli amici di Edoardo, di cui fanno le spese il cronista Daniele Genco e l’auto dell’inviato de Il Manifesto Paolo Grisieri. Questa è un'altra occasione per un nuovo assalto dell’informazione nei confronti degli squatters (accusati ora di picchiare anche i giornalisti) e dei centri sociali. Il movimento reagisce chiudendo ogni dialogo con la stampa, salvo poi indire una provocatoria conferenza stampa nella quale alcuni anarchici porgono provocatoriamente ai cronisti vogliosi di nuove notizie carcasse di pollo e scarti di macelleria...Soledad giunge in Italia nel Giugno 1997 senza essersi mai interessata di politica, ma secondo l’accusa nel giro di 4 mesi sarebbe immediatamente diventata l’esponente di un’organizzazione eversiva clandestina operante in una zona di cui ignorava persino l’ubicazione (tra l’altro alcuni sabotaggi sarebbero avvenuti quando lei era ancora in Argentina)...Soledad si rende conto di essere vittima di una vera e propria congiura. Il suo stato di prostrazione peggiora dopo la morte di Baleno, con cui aveva iniziato una relazione. Questa è una sua lettera:Compagni, la rabbia mi domina in questo momento. Io ho sempre pensato che ognuno è responsabile di quello che fa, però questa volta ci sono dei colpevoli e voglio dire a voce molto alta chi sono stati quelli che hanno ucciso Edo:lo Stato, i giudici, i magistrati, il giornalismo, il T.A.V., la Polizia, il carcere, tutte le leggi, le regole e tutta quella società serva che accetta questo sistema. Noi abbiamo lottato sempre contro queste imposizioni è per questo che siamo finiti in galera. La galera è un posto di tortura fisica e psichica, qua non si dispone di assolutamente niente, non si può decidere a che ora alzarsi, che cosa mangiare, con chi parlare, chi incontrare, a  che ora vedere il sole. Per tutto bisogna fare una "domandina", anche per leggere un libro. Rumore di chiavi, di cancelli che si aprono e si chiudono, voci che non dicono niente, voci che fanno eco in questi corridoi freddi, scarpe di gomma per non fare rumore ed essere spiati nei momenti meno pensati, la luce di una pila che alla sera controlla il tuo sonno, posta controllata, parole vietate. Tutto un caos, tutto un inferno, tutto la morte. Così ti ammazzano tutti i giorni, piano piano per farti sentire più dolore, invece Edo ha voluto finire subito con questo male infernale. Almeno lui si è permesso di avere un ultimo gesto di minima liberà, di decidere lui quando finirla con questa tortura. Intanto mi castigano e mi mettono in isolamento, questo non solo vuol dire non vedere nessuno, questo vuol dire non essere informata di niente, non avere nulla neanche una coperta, hanno paura che io mi uccida, secondo loro il mio è un isolamento cautelare, lo fanno per "salvaguardarmi" e così deresponsabilizzarsi se anche io decido di finire con questa tortura. Non mi lasciano piangere in pace, non mi lasciano avere un ultimo incontro con il mio Baleno. Ho per 24 ore al giorno, un'agente di custodia a non più di 5 metri di distanza. Dopo quello che è successo sono venuti i politici dei Verdi a farmi le condoglianze e per tranquillizzarmi non hanno avuto idea migliore che dirmi:"adesso sicuramente tutto si risolverà più in fretta, dopo l'accaduto tutti staranno dietro al processo con maggiore attenzione, magari ti daranno anche gli arresti domiciliari". Dopo questo discorso io ero senza parole, stupita, però ho potuto rispondere se c'è bisogno della morte di una persona per commuovere un pezzo di merda, in questo caso il giudice. Insisto, in carcere hanno ammazzato altre persone e oggi hanno ucciso Edo, questi terroristi che hanno la licenza di ammazzare. Io cercherò la forza da qualche parte, non lo sò, sinceramente non ho più voglia, però devo continuare, lo farò per la mia dignità e in nome di Edo. L'unica cosa che mi tranquillizza sapere è che Edo non soffre più. Protesto, protesto con tanta rabbia e dolore.

Sole

P.S.:Se mettermi in carcere vuol dire castigare una persona, mi hanno già castigata con la morte o meglio con l'assassinio di Edo. Oggi ho iniziato lo sciopero della fame, chiedendo la mia libertà e la distruzione di tutta l'istituzione carceraria. La condanna la pagherò tutti i giorni della mia vita...

Sabato 11 Luglio anche Maria Soledad Rosas muore suicida impiccandosi con le lenzuola al tubo della doccia nei locali della comunità Sottoiponti di Benevagienna dove era tenuta agli arresti domiciliari. Il mese di Agosto è quello dei "pacchi bomba" inviati per posta al PM Maurizio Laudi, al giornalista Genco, al consigliere regionale dei verdi Pasquale Cavaliere, a Giuliano Pisapia e al consigliere di Rifondazione di Milano Umberto Gay, pacchi bomba che non esplosero e non fecero danni né vittime. Questi pseudo attentati vengono ovviamente rivendicati dai "Lupi grigi", la fantomatica organizzazione alla quale i tre anarchici erano stati accusati di appartenere, divenendo una nuova occasione per criminalizzare ulteriormente il movimento...Il Manifesto, l’Unità, Liberazione, giusto per citare i casi più clamorosi, contribuirono a diffondere notizie senza alcun fondamento, come quelle che attribuivano a Silvano Pelissero un passato nell’estrema destra e addirittura collusioni con i servizi segreti...Alcuni anarchici purtroppo prendono le distanze o comunque non si accalorarono eccessivamente nella difesa dei tre squatters. La F.A.I. (Federazione Anarchica Italiana), dopo aver sottolineato su Umanità Nova la propria equilibrata partecipazione al corteo del 4 Aprile, si ritira dalla scena e non si occuperà più della vicenda, se non alla morte di Soledad, fino alla conclusione del processo. Dario Fo e Franca Rame si espressero in maniera assai brutale nei confronti dei tre ragazzi:"Ma che anarchici, sono solo ignoranti e sbandati" (Franca Rame). Umanità Nova comunque risponde per le rime a Dario Fo e consorte:"Una cosa però, signor Fo, non le permettiamo assolutamente:lei non ha i titoli né l’autorità morale per dispensare patenti o brevetti di veri anarchici a chicchessia. Lei, al massimo, può dire chi è un vero attore drammatico o un vero giullare. Si occupi del suo mestiere e smetta di ciurlare nel manico"...Il processo di primo grado si chiude il 31 Gennaio 2000 con una condanna a 6 anni e 10 mesi per Pellissero:furto e devastazione al municipio di Caprie, associazione sovversiva, attentato alla cabina elettrica di Giaglione, detenzione di esplosivi etc...Il processo di appello, svoltosi in un solo giorno (18 Gennaio 2001) opera un solo riconoscimento alle tesi difensive:l’assoluzione per fabbricazione di ordigno esplosivo. La pena viene ridotta a 6 anni e 1 mese. Il 21 Novembre 2001 a Roma la Corte di Cassazione invalida l’accusa di attività terroristica con finalità eversive. Il 4 Marzo 2002, alla scadenza dei quattro anni di detenzione la magistratura emette l’istanza di scarcerazione di Silvano per decorrenze dei termini. Viene però effettivamente liberato solo il 12 in quanto i carabinieri lasceranno passare un’intera settimana prima di comunicare la notizia all’interessato...Nel 2002 la Corte di Cassazione di Roma smonta le tesi dei PM torinesi Maurizio Laudi e Marcello Tatangelo:non si trattava di un'associazione terroristica, ma di tre persone che al massimo si erano macchiate di reati comuni.Venendo a cadere l’accusa più grave (le finalità eversive e terroristiche dei reati contestati) la Corte d’Appello di Torino riduce la pena per Silvano a 3 anni e 10 mesi. DARIO FO E FRANCA RAME SCIACALLI DI CORTE! (COMUNICATO DEL 2008, TORINO SQUATTERS) - Dieci anni fa si consumava un’inchiesta giudiziaria che portava allo sgombero di alcune case occupate a Torino e all’arresto di nostri tre compagni. Erano accusati di far parte di una associazione sovversiva e banda armata che negli anni ’90 avrebbe realizzato diversi sabotaggi in Val di Susa, in particolare contro trivelle e cantieri dell’Alta Velocità. Da subito iniziava l’opera di sciacallaggio mediatico operata dai vari menestrelli di corte nei confronti di anarchici, squatter e case occupate. Ben ci ricordiamo le parole dello sciacallo Dario Fo e consorte, subito pronti a cavalcare l’onda della contestazione istituzionalizzata. Irritati da chi contestavano loro, i manichini del potere, i due buffoni di corte non persero tempo a definire sulle colonne opulente di diversi giornali i nostri compagni come "sbandati e ignoranti" e "beceri anarcoidi". Quella volta la contestazione non rientrava nei luridi giochetti di potere, di cui Dario Fo e consorte sono gli sguazzanti manichini. Le loro farse teatrali ci hanno fatto sempre schifo, perché portano sul piano istituzionalizzato la contestazione e quindi l’associano alla burla. Ci fanno schifo loro come tutti gli altri menestrelli, ma ci fanno ancor più schifo per la merda che hanno sparato su noi e sui nostri compagni dalle loro poltrone comode e dal loro sparlare di tutto stipendiato. Due dei tre compagni arrestati, Edoardo Massari, detto Baleno, e Maria Soledad Rosas, detta Sole, vennero ritrovati impiccati rispettivamente il 28 Marzo 1998 nella sua cella del carcere delle Vallette, a Torino, Baleno e l’11 Luglio dello stesso anno nella casa in cui era agli arresti domiciliari Sole...L’odio che portiamo nel cuore è per Sole e Baleno e per tutti gli altri che sono morti o che marciscono nelle galere è l’odio contro questo sistema e contro tutti i menestrelli ed i guardiani che lo mantengono.
Anarchici

"A nosotros nos quieren muertos porque somos sus enemigos y no les servimos para nada porque no somos sus esclavos" (Ci vogliono morti perché siamo i loro nemici, e non sanno che farsene di noi perché non siamo i loro schiavi...) Sole

lunedì 2 dicembre 2013


FUORI DA OGNI LEGALITA' - Lunedì 25 Novembre il consiglio comunale di Torino ha approvato una mozione contro le occupazioni che prevede un progetto di riutilizzo degli immobili occupati, a detta loro “ostaggio degli antagonisti delinquenti”, mettendonoli all’asta per raccattare soldi per il “welfare”, o imponendo agli occupanti di regolarizzarsi, accettando patti con la falsità delle istituzioni. Non ci fa specie che a discuttere di morale e legalità sia una classe politica, per natura ladra e intrallazzatrice, che dai suoi caldi salotti dorati approfitta dei suoi poteri per i sporchi comodi dei suoi rappresentanti: non passa giorno che non si senta notizia di rimborsi gonfiati, finanziamenti illeciti ad opere pubbliche, ammanchi nelle amministrazioni pubbliche e corruzione. Ciliegina sulla torta è il nome del promotore di questa mozione: il filonazista Marrone Maurizio. Consigliere comunale e primo promotore dell’occupazione fascista OSA-Lingotto, venduta come occupazione abitativa per italiani ma di fatto centro sociale occupato di nostalgica ispirazione. Da una parte occupa e dall’altra combatte, pagato, le occupazioni, non disdegnando di farsi vedere in giro protetto dalla polizia, quasi a voler sottolineare il contatto con le istituzioni che permette a quest’occupazione di esistere. In una città, per quanto piena di case sfitte e palazzi in costruzione, sempre più afflitta dai problemi della casa e dell’affitto, i politicanti, interessati solo al proprio sporco profitto a discapito dei più, non possono fare di meglio che sbattere le persone in mezzo alla strada in pieno inverno per vendere le loro abitazioni e mettersi in tasca soldi da spendere in cene, pasticcini, sigarette, profumi e regalini. Noi ci prendiamo le case per vivere e per fare politica, lotta ed autogestione e non intediamo rendere conto a nessun istituzione delle modalità in cui ciò avviene. Il nostro esistere e resistere spaventa chi vive per controllare e comandare. Noi non acettiamo nessun ricatto sociale, siamo pronti a batterci per la libertà e per gli spazi nei quali viviamo senza chiedere nulla a chi si dedica al furto legalizzato. Ad ogni sgombero una barricata. 10, 100, 1000 occupazioni.

BAROCCHIO SQUAT

martedì 26 novembre 2013


"Attraversai una volta una città popolosa, imprimendomi nel cervello, per più tardi servirmene, gli esperti, le architetture, gli usi e le tradizioni. Ebbene adesso di tutta quella città ricordo appena un uomo che, per amore mio, vagabondò con me. Un giorno dopo l'altro, una notte dopo l'altra stavamo insieme! Tutto il resto da tempo l'ho dimenticato. Ricordo, ripeto, soltanto un uomo rude e semplice, che quando partii mi tenne per mano tanto a lungo, con labbra tremanti tristi, silenziose" (Walt Whitman, "Attraversai una volta una città popolosa", versione censurata)

Dedico queste righe agli "omosessuali" (quindi ovviamente anche alle "lesbiche"). In memoria di chi, attraverso tutti questi secoli oscuri, ha dovuto trascinare la propria esistenza fra discriminazioni, privazioni, prevaricazioni ed umiliazioni. In memoria di chi si è ucciso, è stato assassinato oppure è morto ammalandosi di dolore. In memoria di tutte le passioni vissute e consumatesi nell'ombra, nella sofferenza e nella paura, ma anche in memoria di quelle che hanno resistito alle ostilità e che all'ostilità hanno risposto con fierezza, energia e forza, sentimenti che spero con tutto me stesso avvolgano ogni passione di chi adesso è in vita.
A. (2012)

sabato 16 novembre 2013

MARINA TRASFERITA AL CARCERE DI MILANO BOLLATE (Fai girare via email, posta sul tuo social network, sito, blog)

Colpita dalla repressione, condannata a 11 anni e 9 mesi per gli scontri del G8 di Genova 2001, Marina ha bisogno di sostegno. La vita carceraria, come quella di fuori, è molto cara. Se frequenti un gruppo politico, se hai un gruppo musicale, se vivi o solamente frequenti un Centro Sociale o una casa occupata, organizzati per creare un evento benefit a sostegno di Marina. PER INVIARLE LETTERE E CARTOLINE:Marina Cugnaschi, c/o Casa Di Reclusione Di Milano - Bollate, Via Cristina Belgioioso N° 120 - CAP 20157, Milano. CODICE IBAN:IT04U0100501660000000000594 (intestato a Valli Massimiliano).



DICHIARAZIONE DI MARINA PRIMA CHE LA CORTE GENOVESE LA CONDANNASSE - Premetto che in quanto anarchica non riconosco come mio interlocutore l'apparato giudiziario, organo dello Stato la cui unica funzione consiste nell'essenziale protezione delle classi sociali privilegiate e nella difesa della proprietà privata. Quindi, con la seguente dichiarazione, principalmente indirizzata all'esterno di questo edificio, colgo l'occasione per rivolgermi a tutti coloro che possiedono i requisiti per poter comprendere le mie paroleDesidero rivolgermi alle classi subalterne, a coloro che subiscono la condizione alienante di sfruttati e oppressi dall'avanzato e moderno sistema capitalista, sempre più spietato ed escludente. Premetto altresì che nulla ho da chiarire circa la mia condotta, le mie convinzioni e le mie scelte politiche, tanto meno intendo chiedere clemenza ai signori della corteLa natura squisitamente politica di questo procedimento penale impone una netta presa di posizione, alla luce soprattutto degli innumerevoli tentativi da parte della magistratura e della stampa di screditare e spoliticizzare davanti all'opinione pubblica gli imputati di questo processo. Soggetti che loro malgrado sono incappati negli ingranaggi della giustizia borghese e fatti figurare in certi casi come un branco di violenti teppisti, in altri come un'orda di barbari scesi nelle strade di Genova con il preciso intento di devastarla e saccheggiarla. No signori, intanto l'accusa di devastazione e saccheggio la rinvio direttamente al mittente poiché offensiva e poiché non fa parte del mio bagaglio storico politicoLa classe sociale a cui appartengo è colma fino all'orlo di ingiustizie, soprusi e umiliazioni inflitte dai padroni. Ed è proprio nel santuario della democratica inquisizione dove viene sistematicamente perpetuata l'ingiustizia sociale, in cui tengo a precisare e ribadire la mia ferma opposizione ad ogni forma di dominio, all'ineguaglianza sociale, allo sfruttamento. E seppur cosciente che come nemica della vostra classe mi si infliggerà una pena severa poiché portatrice di principi malsani assolutamente in contrasto con l'ordine costituito, vi comunico che personalmente come lavoratrice salariata ho avuto modo di conoscere i veri devastatori e saccheggiatori. Risiedono nei palazzi di lusso o del potere, sono i padroni, i capi di Stato, insomma tutta la classe dirigente di questo sistema infame. Un'esigua percentuale di individui su questa terra che in nome del profitto, del prestigio e del potere assoluto depredano e saccheggiano l'intero pianetaCostringono alla fame ed alla povertà milioni di persone, sia nel sud del mondo che nell'Occidente, sfruttano gli operai sul posto di lavoro fino a renderli schiavi, di conseguenza sono i diretti responsabili delle morti bianche, un vero e proprio stillicidio. Seppelliscono nelle patrie galere tutti coloro i quali sono costretti a vivere ai margini di questa società opulentaCombattono guerre siano esse umanitarie o di conquista poco importa, sterminando intere popolazioni, devastando interi paesi e saccheggiando le loro risorse. E l'elenco potrebbe continuare all'infinito. Contro tutto ciò è necessario lottare, è necessario porre una strenua opposizione alla dittatura capitalista. Per quanto mi riguarda è stato questo il senso delle mobilitazioni di lotta antimperialista e anticapitalista a Genova nel 2001, non tanto perché lo ritenei un evento politico unico nella vita degli sfruttati determinato dalla presenza dei padroni della terra, dai quali elemosinare qualche briciola caduta dai loro sontuosi banchetti; lo feci in continuità con un percorso politico già intrapreso, animato dalla forte esigenza di trasformare radicalmente un modello sociale fondato sulla sopraffazione. Lo stesso motivo che mi spinge tuttora a partecipare a momenti di lotta costruiti dal basso, situazioni meno spettacolari e che meno interessano alle telecamere del potere mediatico, ma sicuramente autentici. A Genova nel 2001 con molta determinazione è stato riaffermato un principio fondamentale, attraverso la riappropriazione di uno spazio urbano negato e reso inaccessibile dall'imponente presenza militare per impedire ogni forma di disapprovazione ai rappresentanti del dominio. Nessuna sentenza potrà riscrivere la storia di quei giorni. Carlo continuerà a vivere tutti i giorni nelle nostre lotte.

martedì 12 novembre 2013




"In quanto esseri umani, noi ci consideriamo più importanti di qualsiasi altra creatura vivente che esiste sulla terra. Prendiamo più di ciò che abbiamo bisogno, viviamo per l'avidità. Milioni di persone nella società moderna sono intrappolate in un purgatorio emozionale e spirituale, illuse dal potere e dalla ricchezza, schiavizzate da alcol e droghe, ipnotizzate dal luccichio superficiale del mondo materiale...Violentiamo la terra in nome del progresso, stiamo in adorazione alla base dell'albero del denaro, distruggiamo le culture, distruggiamo i sogni e distruggiamo la vita. Assaltiamo con fucili ed armi semi-automatiche per proteggerci dalle nostre insicurezze, scorte nucleari e armi laser per mantenere una costante veglia contro "il nemico" mentre i fiumi, gli oceani e le foreste continuano ad essere sacrificati per un insensibile mentalità orientata verso il profitto" Cress

mercoledì 6 novembre 2013

 ANTIPSICHIATRIA 
PARTE SESTA -  http://morirecontro.blogspot.it/2012/03/senza-ragione-documentario.html

"Strattonandomi con forza, mi legarono al letto, ed io mi sentii dilaniare dentro. E quando mi somministrarono altri psicofarmaci, il tutto si ingiganti'. Provai ad estraniarmi da me stesso, ma è inutile chiudere gli occhi quando un camion che viaggia a mille chilometri orari ti investe in pieno e ti fracassa tutte le ossa. L'unica cosa di cui si resta coscienti, in mezzo a quel frastuono di dolore, è il sentire che la vita, goccia dopo goccia di sangue, scivola via dal tuo corpo"

lunedì 4 novembre 2013

GLI ORRORI DELLA NESTLE'
Questo articolo l'ho trovato su "FB" e l'ho rielaborato un pochino per renderlo migliore (ho ad esempio aggiunto la lista dei prodotti, anche se credo sia di qualche anno fa). Rimane comunque poco approfondito e non ho fatto ulteriori ricerche, ma direi che già cosi' in un certo senso può bastare.
A. (2012)
La storia -  Nel 1860 il farmacista tedesco Henri Nestlè (1814 - 1890) sviluppò un alimento per i neonati che non potevano essere nutriti al seno a causa di particolari intolleranze. Il prodotto creato, la "Farine lactèe Henri Nestlè", salvò la vita di un bambino e fu presto venduta in tutto il continente europeo. Nel 1866 fu quindi fondata ufficialmente la Nestlè, destinata col tempo a diventare una delle più conosciute multinazionali del mondo.  Nel 1905, essa si fuse con la Anglo-Swiss condensed milk company, dando il via ad una vertiginosa crescita. Durante la Prima guerra mondiale crebbe la richiesta di prodotti caseari, e la produzione della Nestlé raddoppiò prima della fine del conflitto. Dopo, il mercato caseario tornò a "normalizzarsi" e gran parte dei consumatori tornarono al latte fresco. La Nestlé rispose a questo mutamento di contesto modificando la propria linea aziendale, riducendo il proprio debito e iniziando ad espandersi nel settore della produzione del famosissimo cioccolato. All'inizio della seconda guerra mondiale furono realizzate nuove fabbriche in molti paesi in America latina, e proprio la guerra portò all'invenzione di un nuovo prodotto di enorme successo, il Nescafè, utilizzato in primis dall'esercito americano e poi diffusosi nel mondo. La fine della seconda guerra mondiale fu l'inizio di una fase molto dinamica:la crescita dell'azienda fu accelerata e furono portate a termine numerose acquisizioni. Nel 1947 la Nestlé si fuse con la Maggi, seguirono Crosse & Blackwell (1950), Findus (1963), Libby's (1971) e Stouffer's (1973). Fu inoltre realizzata nel 1974 una "shareholding" con la L'Oreal (la quale sperimenta i suoi prodotti sugli animali), che rese ufficiale l'allargamento degli interessi commerciali, ormai usciti dal guscio alimentare. Nel 1977 l'espansione continuò con l'aquisizione di Alcon laboratories, e nel 1984 si aggiunse anche la compagnia americana Carnation. Con la nascita del "mercato globale" (metà anni '90), avvennero nuove importanti acquisizioni:San pellegrino nel '97, Spiller petfoods nel '98, Chef America, Ralston purina e Dreyer's nel 2002, e, per finire, la Gerber nel 2007.  Fin dagli ultimi anni del settanta, la Nestlé è stata oggetto di numerose critiche che hanno fatto nascere numerosi movimenti di opposizione su vari fronti e in diversi paesi. Il latte - La promozione del latte per neonati nei "paesi in via di sviluppo" avviene attraverso forniture gratuite a strutture ospedaliere, cosa che porta alla morte di circa un milione e mezzo di bambini ogni anno (dati UNICEF, quindi indubbiamente in surrogato), a causa di problematiche legate alla difficoltà di sterilizzazione dell'acqua e dei biberon utilizzati, fatto che comporta un aumento dei rischi di mortalità post-neonatale rispetto all'allattamento naturale. Il cibo transgenico - Nel 2004, in seguito ad una denuncia fatta da una donna cinese che incolpò la multinazionale per l'uso di O.G.M. nei prodotti per l'infanzia, furono trovati organismi geneticamente modificati in un confezione di "Nesquik". Ancor più recentemente, la Nestlè é stata accusata di utilizzare nei suoi prodotti alimentari cereali e derivati manipolati geneticamente.  Lo schiavismo sui più piccoli - Nel 2005 la Nestlè viene denunciata per l'uso di manodopera ridotta in schiavitù. Una testimonianza riportò un traffico di bambini/adolescenti (dal Mali alla Costa d'Avorio) costretti a lavorare dalle 12 alle 14 ore al giorno nelle piantagioni di cacao (dove la stima parla di circa 284.000 minori all'opera), e oltretutto gratuitamente, con cibo in quantità ridotte, poco sonno e ripetute percosse (in quelle zone la multinazionale svizzera è tra le prime compratrici mondiali).
 Alcuni prodotti Nestlè - Caffè e simili:Nescafè, Orzoro, Nesquik, Malto Kneipp.  Biscotti e simili:Dorè, Cheerios.  Pasta e riso:Buitoni, Pezzullo, Curtiriso, Bella Napoli. Surgelati:Surgela, Mare fresco, Valle degli orti.  Gelati: Motta, Alemagna, Antica gelateria del corso, Mc Donald's, Mc Flurry.  Acqua e bevande:Acqua Vera, S. Bernardo, S. Antonio, S. Pellegrino, Perrier, Claudia, Panna, Pejo, Levissima, Lora recoaro, One-O-One, Chinò, Aranciata S. Pellegrino, Acqua Brillante Recoaro, Beltè, Gingerino Recoaro, Nestea, Nestè, San Bitter.  Dolci:Kit-Kat, Galak, Lion, Crunch, Smarties, After eight, Quality street, Toffee, Polo.  Formaggi e latticini:Locatelli (Pizzaiola), Fiorello, Fruttolo, Formaggino Mio.  Cioccolato:Perugina (Cacao, Le ore liete, Baci Perugina), Cioccoblocco, Galak.  "Cibo" per animali:Friskies, Buffet.  Salumi:King.  Brodo:Maggi.  Cosmetici:L'Oreal.  "Varie":Diger Seltz.
BOICOTTALI TUTTI
OH, AMERICA
(Penny Rimbaud & Louise Elliot, spoken word)

...Diversa dal gigante di bronzo dell'antica Grecia, con le gambe conquistatrici a cavallo delle due sponde presso i cancelli bagnati dal mare al tramonto, è posta una gigantesca donna che impugna una torcia, la cui fiamma è lampo imprigionato. Il suo nome è libertà, madre degli esuli...Oh, America (piange lei con labbra silenti). Dammi gli spettri della gente che hai distrutto e il cui paese hai razziato, cosi' che io possa imparare la loro saggezza antica, e mia sia mostrata una strada verso la consolazione. Dammi gli spiriti di chi hai trascinato sin qui in catene attraverso mari oscuri, cosi' che le catene della storia possano essere spezzate ed essi possano riunirsi finalmente con i propri antenati. Dammi una terra che sia libera da vincoli e recinzioni, una terra che non sia profanata dagli artigli stretti della cupidigia e che non sia inaridita dal fuoco delle tue guerre infinite. Un posto che non sia stato portato via con la forza a qualcuno...Dammi una casa semplice che non sia il castello di un ricco e che non sia posta a difesa contro la vita, ma che sia conferma della vita stessa. Dammi un tetto che sia un riparo per l'amore, e non per l'avarizia. Dammi oceani che non siano terreni di caccia, e continenti che non siano campi di massacro. Dammi aria che non sia contaminata dal fumo delle ciminiere del commercio senza freno, dammi acqua che non sia contaminata dalla tua doppiezza melata. Dammi del cibo che sia frutto di lavoro onesto, e non maledizione di schiavitù spregevole. Dammi un letto che sia celebrazione di libero pensare, e non di lascivia senz'ali...Dammi un amore che non sia un surrogato d'amore, che non sia prostituzione. Un amore che non sia distorto dalle rapine di Hollywood. Dammi i tuoi corpi liberi dalla vanità, corpi che non siano silicone né celluloide, corpi che non siano assemblaggio grossolano del bisturi di un chirurgo, corpi che non siano avvolti nel sudario della moda pacchiana. Spogliati dell'obesità di Narciso, cosi' che io possa vederti finalmente nuda ed orgogliosa. Dammi un sogno che non sia il tuo sogno, poiché prima dovrai riscriverlo...Oh! America! Non hai visto? Tra le fiamme alte, le ricchezze sono colate giù in rivoli di miele dolce dalle tue casseforti raccogliendosi in fiumi sui pavimenti di marmo dei tuoi supermercati, a scorrere, lasciandosi dietro impotenti le guardie di sicurezza, disarmate dalla propria confusione, per riversarsi sulle tue strade lastricate d'oro e tizzoni ancora accesi, a travolgere quel teatro di tristezza. Attraverso le secche insidiose degli agenti di borsa cocainomani, di mediatori imbottiti di Prozac e di azionisti accecati dal Valium, tutti a gettarsi a capofitto per spartirsi il guadagno sfruttando l'altrui perdita, pirati senza nave che agitano l'unico occhio rimasto a caccia dell'ultima fortuna...A chi importava da dove proveniva la tempesta? Intanto, sotto le macerie, si lottava per un filo d'aria e nei sotterranei nessuno, se non le vittime...Eccoli lucenti e gonfi a passeggio sui marciapiedi, a indirizzare sguardi dolci e vuoti a manichini di plastica con addosso il vestito buono, impellicciati di animismo svuotato, a scambiarsi sorrisi sintetici e vacui. Chissà chi sarà l'ultimo a ridere...Nessuno sapeva chi o cosa, a nessuno importava:erano "problemi d'altri"...Soffocando tra la nebbia di falsità che ha accecato tutto e tutti come la polvere ed il fumo, eppure con la sensazione profonda di essere complici del massacro. I grassi padroni delle multinazionali furono aiutati ad alzarsi dai sedili in pelle appiccicosi delle loro limousine super allungate e condotti ai propri uffici privati, alle proprie attività legali. Eccoli a fumare sigari come le più grosse fantasie falliche*, e a gocciare saliva su menù specialissimi per nutrire la propria dispepsia...Ed eccoli poi a ruttare e vomitare, i campioni dell'usura, speculando sul saliscendi del solco dei seni delle loro accompagnatrici e sugli investimenti solidi come roccia appesi ai loro colli. Oh, si:i diamanti sono i peggiori nemici d'ogni razza e i migliori amici d'ogni moglie. Sono le manette che stringono i polsi dei poveri disperati costretti a strapparli dalle viscere della terra...Saziati sino all'eccesso, ossessionati da quell'oro liquido che ora minaccia di soffocare persino la loro innata ignoranza, i padroni strinsero le chiappe grasse e spinsero avanti le loro mani di porco verso la carne imbellettata della accompagnatrici ormai stanche, a cercare di succhiare quel sangue vitale che nella propria decadenza raggrinzita non hanno mai conosciuto. E nella delusione di questo inferno edonistico si accesero le luci al neon e s'alzò un urlo sguaiato dai cartelloni pubblicitari posti sopra alle bare. Il messaggio era sempre lo stesso:"Chi non è con noi è contro di noi...Consumate, quindi!"...E nella loro impotenza autoimposta, le folle furono felici di obbedire. Il vecchio mondo frettolosamente gettato fra i rifiuti, ed il nuovo avvolto in carta regalo...Omaggi da due soldi, ninnoli e spazzatura:le bombe a grappolo del consumismo. I soldi sono passati per mani diverse, ma sono sempre andati a finire nelle tasche di sempre...Amici o nemici? A chi importa davvero? Si vive solamente una volta, cosi' è, e basta...La sostanza del discorso è semplice:questa era ancora la capitale del capitalismo post-moderno, il suo centro, cuore ed anima. Non si poteva fare e altro che andare più a fondo, nel ventre della bestia. Non pensare:compera. Non fermarti:spendi i tuoi soldi. Da a te stesso una prova della tua esistenza, consuma o sarai distrutto...Ciao bambino**, Addio***...Oh, America. Dammi i valori liberi dalla tua psicosi di stella filante, liberi dal tuo blaterare sciovinista, liberi dalla tua missione terribile, dalla tua giustizia che non sia ripicca ardente della tua vendetta...Dammi speranza dove ora c'è solamente disperazione, dammi un futuro che non sia la tua odiosa crociata. Dammi una faccia ora che l'impersonalità è personalitàdammi una musica che sappia nutrire l'anima invece che depredarla. Dammi un tempo che non si misuri con il castigo dei tuoi dollari sporchi, dammi l'onestà della ragione e del rispetto, e non la tua fuga comoda del razionalismo superficiale...Dammi tutti coloro che hanno cantato sinceramente le tue lodi, e che ora tu profani. Whitman, Steinbeck, Ginsberg, Pollock e Rothko, Ayler e Coltrane. Possano essi cantare ancora dell' "amore supremo"****. Dammi i tuoi filosofi, cosi' che possiamo volare alti sul nido del cuculo della tua pazzia...Dammi i pazzi, gli sbandati, le puttane e gli sballati che ora disprezzi, e dammi tutti quelli che sono stanchi. Dammi i tuoi poveri, le folle raccolte che aspirano alla libertà ma dammi anche tutti quelli che, in ogni angolo del pianeta, hai reso schiavi della tua misera moralità e della tua potenza militare, e noi aspetteremo. Dammi tutti quelli che sono rimasti senza una casa e noi uniremo le nostre lotte lontani da te poiché, mentre attendo la tua guarigione, non posso offrire a nessuno di questi una casa...
(Penny Rimbaud, Aprile/Maggio 2002)

*Nel testo originale le due "elle" della parola "Phallic" sono sostituite dalla fotografia delle Twin Towers.
**In italiano, nel testo. ***Nel testo originale "Buy buy" (compra, compra) è un assonanza con "Bye bye".
**** A love supreme (John Coltrane, Lp 1965)

mercoledì 30 ottobre 2013

NUOVA OCCUPAZIONE A BOLOGNA
(COMUNICATO DEL 25 OTTOBRE)

Oggi è stato occupato un stabile in Via Saliceto 47. L'abbiamo occupato perché siamo senza una casa e con centinaia di edifici e appartamenti vuoti a Bologna non vogliamo più continuare a dover dare le nostre magre entrate (ottenute barcamenandoci tra lavori in nero e contratti di una settimana a paghe da fame) a proprietari strozzini a cui i nostri soldi servono per pagarsi il suv, pellicce e settimane bianche mentre per noi ci sono solo camere ammuffiteL'abbiamo occupato perché in questo quartiere vediamo la "riqualificazione" e la speculazione dei soliti potenti che avanza, che vogliono rendere una zona popolare il nuovo centro amministrativo della città, cacciando poco a poco i suoi abitanti, con retate, sfratti, aumento dei prezzi di ben di ogni tipo, in nome di una sicurezza che è solo quella del portafogli dei ricchi, mentre riteniamo fondamentale opporci alle decisioni prese sulla base di interessi economici sulle nostre vite, su come e dove dovremmo incontrarci, su come dovremmo gestire le nostre amicizie, i nostri sogni, le nostre viteQuesto stabile è di proprietà di una ditta che ha il compito di ristrutturarlo per rivenderlo a prezzi più alti, non sappiamo con che destinazione, ma non vogliamo l'ennesimo albergo o ufficio per una dirigenza che altro non fa che aumentare il divario tra chi i soldi ce li ha e chi invece ne ha sempre meno. Abbiamo occupato per poter vivere in un posto fuori dalle logiche e dalle gerarchie della competizione, del lucro, per dare vita ad un luogo di incontro libero, per poterci conoscere ed organizzare contro i meccanismi soffocanti della metropoli che ci vuole muti al posto che hanno riservato per noiSiete tutti invitati da subito a vivere o visitare lo spazio. Vediamoci tutti e tutte Sabato 26 ottobre ore 18 assemblea aperta ed alle ore 20 cena popolare per discutere insieme di quello che vogliamo fare per non delegare ad altri le decisioni che ci riguardano.
Gli/Le Occupanti
ANTIPSICHIATRIA
(PARTE QUARTA)

COLLETTIVO ANTIPSICHIATRICO "ANTONIN ARTAUD" (PISA) - Nessuno di noi è psichiatra, psicologo o uno "specialista" della mente, ma siamo tutte persone interessate a contrastare gli effetti nefasti che questa scienza del controllo produce sull’intero corpo sociale. Ci sembra necessario mettere in discussione le pratiche di esclusione e segregazione indirizzate a tutti quelli che non accettano il sistema di valori imposto dalla società. E’ arrivato il momento di rompere il silenzio che permette il brutale perpetuarsi di tutte le pratiche psichiatriche e di smascherare l’interesse economico che si cela dietro l’invenzione di nuove malattie per promuovere la vendita di nuovi farmaci. Il gruppo si propone di denunciare (in quanto rendere note, n.d.r.) le violenze e gli abusi della psichiatria, di fornire un aiuto legale e informazioni sui farmaci e sui loro effetti collaterali. Contatti:antipsichiatriapisa@inventati.org - Blog:www.artaudpisa.blogspot.com. Chiunque è interessato può intervenire alle nostre assemblee che si svolgono tutti i Martedì alle 21:30 allo Spazio antagonista "Newroz" in Via Garibaldi 72. COLLETTIVO ANTIPSICHIATRICO BERGAMO - Nato per contrastare gli usi e abusi della dottrina psichiatrica e della sua presa in carico del vivente. Impediamo che i tentacoli asfissianti della psichiatria continuino ad allargarsi in ogni dove, violentando la sfera spirituale, umana, sociale, del disagio, della sofferenza, dell' essere...della vita. Il Collettivo, completamente autogestito nelle risorse umane e finanziarie non ha nessuna affinità ne collaborazione professionale con la pseudo-scienza psichiatrica. Non si prefigge nessuna cura né definizione-classificazione dell'altrui condizione esistenziale poichè riteniamo che la relazione umana deve essere vissuta nella reciprocità, empatia, autodeterminazione e solidarietà, in netta opposizione ad un monopensiero fatto di delega, disgregazione e omologazione. Forniamo informazioni sui propri diritti, sia alle persone che si trovano all'interno del circuito psichiatrico, che a individui che rischiano di essere psichiatrizzati. Offriamo:consigli orientativi e non vincolanti per fare a meno della psichiatria, informazioni riguardanti gli psicofarmaci e i suoi effetti collaterali, consulenza legale e medica gratuita. Denunciamo e condanniamo la psichiatria, tutte le psichiatrie...La violenza non può essre riformata ne democratizzata, ma solo abolita. No a nessuna normalizzazione, prima fra tutte quella psichiatrica. Contatti:collettivo.antipsichiatricobg@yahoo.it. Incontro settimanale:ogni Lunedì alle 21:30 allo Spazio anarchico "Underground" (Via Furietti 12/b) COLLETTIVO ANTIPSICHIATRICO "VIOLETTA VAN GOGH" (FIRENZE) - Di fronte alla pretesa scientificità della psichiatria noi denunciamo l'arbitrarietà e la barbarie di strumenti come il trattamento sanitario obbligatorio (il T.S.O. è un sequestro di persona legalizzato che impone a chi lo subisce un bombardamento di farmaci deleteri per il fisico e per la psiche, in non pochi casi somministrati a persone legate al letto di contenzione), l'elettroshock e le puerili forme di rieducazione (nei centri di recupero) offensive della dignità della persona. Per non parlare del marchio infame e degradante che viene incollato addosso per sempre a chi subisce trattamenti psichiatrici. Vogliamo denunciare inoltre le responsabilità politiche che mantengono questo stato di cose per assecondare gli interessi delle multinazionali della terapia (industrie farmaceutiche, manualistica, università, scuole terapeutiche di vario tipo). Contatti:violettavangogh@inventati.org