martedì 3 luglio 2012

EARTH LIBERATION FRONT:LA NOTTE E' LUNGA...

Cosi' come l'A.L.F.*, il Fronte di liberazione della terra è un nome "adottato" da individui o gruppi anonimi ed autonomi (nessuna gerarchia, nessun portavoce) che, attraverso l'azione diretta (in forma di sabotaggio) causano danni economici e/o blocco alle imprese implicate, appunto, nella devastazione ambientale (ingegneria genetica, urbanizzazione/deforestazione, settore energetico, dei trasporti ed informatico, etc.), e coloro che agiscono in tal senso prendono tutte le precauzioni necessarie per non danneggiare nessuna vita (vedi sotto i tre punti principali, che ho buttato giù a grandi linee). La nascita dell'' E.L.F. (che non è quindi un organizzazione ufficiale) pare che sia avvenuta nel 1992 a Brighton (Inghilterra), in seguito al distacco di alcuni attivisti da Earth first!** nell'intenzione di passare a metodi di azione più radicali e concreti, per poi diffondersi fortemente in particolare negli Stati Uniti. Non a caso, nel Marzo del 2001 l'E.L.F. è stato classificato dall' F.B.I. tra le minacce principali del terrorismo interno (o "eco-terrorismo"), ovviamente viene quindi dipinto attraverso la propaganda di regime come un qualcosa di pericoloso e nocivo, e non mancano le scontate e forti critiche (e le varie contrapposizioni) da parte dei movimenti ambientalisti istituzionalizzati/tradizionali, i quali promuovono il cambiamento attraverso mezzi legali che rarissimamente da soli ottengono dei risultati veramente concreti e positivi. Questo perché i mezzi concessi dalle istituzioni rafforzano strutturalmente e culturalmente il sistema stesso che è alla radice del problema, un sistema che non può accettare un reale cambiamento. 
  
SCOPI E PRECAUZIONI:1 - Infliggere il massimo danno economico a coloro che traggono profitto dalla distruzione e lo sfruttamento dell'ambiente (e/o bloccarne le attività). 2 -  Porre in luce le atrocità commesse contro la terra e tutte le specie che la popolano. 3 - Agire in modo tale da assicurarsi che non vi sia nessun danneggiamento della vita.
A.


*Oltre ad alcuni metodi di azione ed alla suddetta mancanza di gerarchie, A.L.F. ed E.L.F. hanno in comune anche gli stessi obiettivi:colpire chi distrugge il pianeta ed imprigiona gli animali, li tortura, riduce la vita ad una merce. Il desiderio è quello di un "mondo verde" e veramente libero, dove per gli animali ci sia vera libertà e tra gli esseri umani non ci sia alcun tipo di sfruttamento. Non può esserci una reale e concreta liberazione animale in una terra stuprata, senza che per gli animali appunto non sia rimasto l’habitat naturale. Allo stesso tempo, è sintomo di una visione antropocentrica difendere l'ambiente unicamente in funzione dell'uomo, senza notare quello che accade alle altre specie non-umane negli allevamenti, nei laboratori, nei centri di prigionia, senza vedere che senza il loro spirito selvaggio la terra rimane impoverita. **Earth First! in America ha tra i suoi fondatori Dave Foreman, un ex Ranger della Forestale e persona con grande conoscenza dei luoghi selvaggi. Foreman, insieme a Dave Abbey, ha pubblicato nei primi anni '90 il manuale "Ecodefense - a field guide to monkeywrenching", contenente consigli su come sabotare e danneggiare qualunque oggetto collegato ad attività nocive per l’ambiente. Abbey era già noto per un suo romanzo basato sulle attività di un gruppo di sabotatori "The monkeywrench gang" (edito in Italia col titolo "I sabotatori"). Nei primi anni ’90 Earth First! negli Stati Uniti era un movimento apertamente a favore del sabotaggio e tendente a diffondere una cultura dell'azione diretta attraverso il suo giornale di riferimento. Questo fino a quando la repressione ancora dell’F.B.I. (che fece anche saltare in aria l’auto di due attivisti per cercare di incastrarli accusandoli di porto di esplosivo) ha posto un freno e costretto a rivedere le strategie di azione. Tra alti e bassi, divisioni interne e cambiamenti strategici, Earth First! ha cosi' in un certo senso segnato il passo e dato il via, appunto, a quanto sarebbe stato seguito poi da parte dell'E.L.F.

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